Ci troviamo nel castello di Montebello, del comune di Poggio Torriana, esattamente Rimini. Ogni cinque anni in questo castello sembra che cose strane accadono. Dopo l’apertura nel 1990, ricercatori e visitatori, affermano e dichiarano di aver udito strani rumori, che ricorderebbero sembrare pianto o risa di una piccola bambina.
Una bambina, diversa da altre bambine, quella bambina che sparì senza lasciare alcuna traccia. La storia di Azzurrina è stata tramandata per secoli. Nel 1600 un parroco mise la storia di Azzurrina insieme ad altre leggende popolari. Secondo il parroco il vero nome di Azzurrina sarebbe Adelina, altre fonti invece dicono che il vero nome fosse Guendalina. Secondo la leggenda arrivata fin ai giorni nostri, tramandata dai responsabili del castello e da persone della zona. Azzurrina o meglio Guendalina Malatesta nasce intorno al 1370, figlia di Ugolinonucco, feudatario di Montebello. Azzurrina era una bambina dagli occhi azzurro come il cielo e capelli dai riflessi blu (da qui prende il nome di Azzurrina). La piccola Azzurrina sfortunatamente era albina, cosa che ai tempi per superstizione era collegata ad una natura diabolica.
Per non farla passare innocentemente per strega,sua madre le tingeva i capelli di nero, il nero però non attecchiva i suoi capelli, lasciando così il colore azzurro. Il padre assegnò alla bambina due guardie, queste due guardie non lasciavano mai sola la piccola. Inoltre la piccoola non poteva mai minimamente lasciare il castello, per minimizzare la gente della zona. Il 21 giugno 1375, solstizio d’estate, la piccola e dolce Azzurrina nel bel mezzo del temporale giocava a palla sotto occhio
delle due guardie del corpo.
Bastò un attimo di distrazione, Azzurrina sparì, da li non si seppe più nulla della piccola. La leggenda narra che la piccola mentre giocava, inseguì la palla fino alla ghiacciaia del castello. La piccola urlò, le guardie udendo le urla della bambina le corsero dietro ma arrivati alla ghiacciaia, non trovarono ne la piccola ne tantomeno la palla con la quale la piccola giocava. Anche se non è mai stato trovato il corpo e la piccola in quel castello, qualcosa di Azzurrina è tutt oggi presente. il 21 giugno 2010 alcuni ricercatori del CICAP hanno effettuato approfondite registrazioni, ma con risultati negativi, non c’è alcun rumore attribuito ad entità. Secondo Piero Angela invece, il caso di Azzurrina è uno dei quali ” quando il controllo è molto elevato, il fenomeno scompare”
Lorenzo Finessi