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    Edvard Munch

    Edvard Munch.
    Edvard Munch nasce a Løten, una piccola cittadina Norvegese il 12 dicembre 1863, secondo di cinque figli.
    La famiglia si trasferì a Christiania (nome originario di Oslo, capitale di Norvegia) nel 1864, dove Edvard ebbe
    un opportunità da non poter rifiutare, entra in contatto con un panorama culturale più grande rispetto a quello del
    suo comune.
    L’infanzia di Edvar purtroppo non è stata facile, a causa di parecchi lutti, partendo dalle più dolorose, che furono
    nel 1868, quelle della madre e della sorella maggiore nel 1877, causate dalla tubercolosi.
    Dalla morte della madre, purtroppo anche il padre ebbe un crollo mentale, questo portò l’allontanamento dai figli.
    Il padre di Edvard sognava per il figlio una carriera da ingegnere, ma l’allontanamento del padre incise sulla sua
    passione per l’arte, intraprendendo così la carriera artistica, seguendo la scuola Reale di disegno.
    Nel 1882 Edvard Munch assieme ad altri pittori, affittarono un atelier, affidando a due illustri pittori ( Christian Krihg e
    Frits Thaulow) le loro informazioni.
    Le opere ispirarono alcuni dei dipinti esposti nel 1883, al salone Arti Decorative di Christiania; quella fu la prima mostra
    alla quale il pittore norvegese partecipò.
    1885 Edvard si trasferisce a Parigi.
    Nel 1889 Munch organizzò la sua prima mostra personale, questa andò male, ma in compenso ottenne una borsa di studio, grazie
    ad essa il pittore Norvegese rimase nella capitale.
    Il suo soggiorno nella capitale Francese fu anche un modo per farsi conoscere, grazie ad alcune esposizione, entrando in contatto
    con numerosi artisti, tra questi anche Vincent Van Gogh e Paul Gauguin.
    Vincent e Paul le diedero la dritta di cercarsi uno stile tutto suo, ed anche l’evento della morte del padre gli e lo fece capire.
    La morte del padre tormentò il pittore fino alla fine dei suoi giorni, dato che non riuscirono a risanare i rapporti padre e figlio.
    La tragica situazione segnò un punto di svolta, per qualche anno le sue opere furono esposte, ma senza lasciare il segno nel
    mondo artistico.
    L’associazione Artisti Berlinesi, nel 1892 chiamarono Edvard ad esporre le sue opere, ma la sua mostra durò solamente una settimana
    perchè ritenevano che le sue opere erano oscene e scandalose.
    L’artista capì l’importanza dell episodio e si stabilì nella capitale Tedesca, a Berlino.
    Proprio a Berlino fu riconosciuto come un Grande Pittore, permettendogli di esporre in tutta Europa, fino agli Stati Uniti.
    Uno degli anni più importanti per la carriera del pittore fu il 1893, per la produzione di alcuni dei suoi più grandi dei suoi capolavori;
    come l’Urlo, dipinti caratterizzati per soggetti macabri ed inquietanti.
    Durante una delle sue esposizione, decise di raggruppare sei opere ed intitolare la serie Amore.
    Anche se l’apice della sua carriera Edvard Munch, la raggiunse nel 1893, d’altra parte c’era la sua tormentata relazione con Tulla Larsen
    che si concluse in modo tragico; ma sempre nello stesso anno iniziò ad occuparsi della realizzazione di opere fotografiche e grafiche
    avendo un buonissimo successo.
    Negli anni successivi, il pittore viaggiò molto, riscuotendo una certa notorietà, addirittura molti artisti gli proposero di unirsi a loro.
    Edvard Munch non accettò mai alcun invito, preferendo così di vivere in solitudine, così sprofondò in uno stato mentale instabile ed esasperato ed aggravato dall’ abuso di alcolici.
    Il pittore comprese che non era più possibile vivere in quelle condizioni, decidendo di farsi ricoverare.
    Successivamente al ricovero, prese uno stile di vita sano ed equilibrato.
    Gli ultimi anni della sua vita li passò cercando di farsi apprezzare dalla madrepatria, impegnandosi alla realizzazione di pubbliche commissioni, lasciando al sindaco di Oslo la maggior parte delle sue opere.
    Edvard Munch, a causa della broncopolmonite morì nel 1994.

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