Ad est della Spagna, nella comunità di Aragona, è la città di Teruel. Una delle chiese più rappresentative di questa città fu rinnovata nel XVI secolo. Durante il suo rimodellamento, sono stati trovati due corpi mummificati e accompagnati da un documento che descrive, nelle parole del giudice Domingo de Celada, quanto segue: i corpi appartenevano a Isabel Segura e Juan Diego de Marcilla, la cui infatuazione era stata impedita dalle loro famiglie .

La condizione per stare insieme era che Diego de Marcilla si era arricchito, così decise di andare a fare soldi e tempo dopo essere tornato per Isabel. Durante il corso, il padre di Isabel cercò un altro marito per lui, con chi sposò lo stesso anno in cui tornò Diego de Marcilla.
L’impatto di quest’ultimo fu così grande che cadde morto quando lo scoprì. Al funerale, Isabel gli diede un ultimo bacio, come segno di colpa e riconciliazione. Nel farlo, cadde morta sul corpo di Juan Diego. Con sorpresa, i parenti hanno deciso di seppellirli insieme come simbolo di una tarda approvazione del suo amore.
Nel 1555, sepolti sotto la cappella dei santi Cosma e Damiano, furono scoperti i cadaveri mummificati di due giovani, insieme a un antico documento dove veniva narrata la storia degli sfortunati amanti, come testimoniò un influente notaio dell’epoca, Yagüe de Salas, presente all’esumazione.
Juan e Isabel oggi riposano nel “Mausoleo de los Amantes”, un edificio moderno adiacente la chiesa di San Pietro. Negli anni ’50 lo scultore Juan de Avalos, commosso dalla infelice storia d’amore, realizzò le statue funebri dei due ragazzi, divisi dallo spazio dell’amore negato, ma uniti nella morte da un leggerissimo ed eterno sfiorarsi delle mani.