
Questa leggenda affonda nei tempi dei samurai nel periodo 794-1185 d.C.
In quel periodo si narra di un samurai che colse in flagrante il tradimento di sua moglie. Accecato dalla gelosia la sfigurò con la katana aprendole la bocca da un orecchio all altro. Dopo tale gesto le disse “vediamo chi adesso ti crederà ancora bella” Ovviamente la donna non sopravvisse, da quel tempo si narra che lo spirito della donna in notti fredde e nebbiose si manifesti cercando vendetta.
Secondo leggenda e presunte testimonianze storiche la donna si manifesta con una mascherina, chiedendo “Sono bella?”
Certamente la donna è molto bella e la mascherina copre lo sfregio sul viso, la vittima ovviamente risponde in modo positivo, a tale punto la donna
toglie la mascherina armata di forbici chiedendo “Ora sono ancora bella?”
Se la vittima risponde di sì lo spirito ritarderà l’uccisione seguendolo fino alla porta di casa, ammazzandolo prima che entri, se la vittima invece risponde con un no, lo spirito subito lo ammazza con le forbici. Punto finale, che si risponda con un sì o con un no, lo spirito ammazzerà sempre. C’è però una cosa che potrebbe salvare i malcapitati ed è quella di distrarre lo spirito scappando e correndo verso casa, la Kuchisake-onna non può entrare nelle case delle sue vittime. Per distrarla la si deve lasciare perplessa nelle risposte e poi fuggire oppure lanciarle addosso dei dolci.
Spero che se mai qualuno la incontri riesca a fuggire, in ogni caso attenti a far passeggiate in notti nebbiose e fredde in Giappone.
Anna de Falco