l sito archeologico di Mitla, nella valle di Oaxaca, è uno dei siti più conosciuti dell’archeologia mesoamericana.
Le raffinate decorazioni a mosaico, la solenne imponenza dei suoi edifici di pietra e le ricche tombe sotterranee ne fanno un insieme monumentale assolutamente unico e con pochi eguali in tutto il mondo precolombiano.
L’origine di Mitla deve essere fatta risalire tra il V e il II secolo a.C.
Dell’antica Mitla, che doveva contare oltre 10,000 abitanti agli inizi del postclassico (IX-XII secolo d.C.) restano almeno quattro grandi gruppi di edifici, rispettivamente ribattezzati con i nomi di “Grupo de la Iglesia”, “Grupo del Arroyo”, “Grupo del Adobe” e “Grupo de las columnas”, oltre ad un quinto gruppo meridionale ora scomparso.
Tra questi il gruppo delle colonne rappresenta uno dei più straordinari esempi di arte precolombiana di tutta la mesoamerica.
Non vi è dubbio che Mitla fosse un luogo sacro di eccezionale importanza per le popolazioni dell’Oaxaca.
Lo testimonia la ricchezza delle decorazioni scultoree e la raffinatezza delle architetture in pietra.
Alcuni degli architravi monolitici raggiungono un peso superiore alle 20 tonnellate, con colonne di basalto nero provenienti da cave distanti anch’esse non meno di 10 Km.
Mitla era una città dei vivi e una città dei morti, come ben testimoniano le straordinarie tombe ipogee ricavate nel sottosuolo dei templi e dei palazzi. Dalle fonti della conquista apprendiamo che i palazzi in superficie erano le residenze dei re e dei sacerdoti, mentre al di sotto di questi si estendevano vasti complessi ipogei destinati ad accogliere i corpi riccamente ornati dei re defunti e le offerte umane ai signori dell’oltretomba.
Lo stesso nome di Mitla, storpiatura del più antico Mictlan ( o regno dei morti) richiama l’oscuro mondo dei morti azteco, popolato di esseri terrificanti e mostri assetati di sangue umano. La notevole precisione del taglio della pietra, della lucidatura e della giunzione delle pietre è la più bella di tutta il Mesoamerica e tra le più belle trovate in qualsiasi sito megalitico in altre parti del mondo.
Le giunture tra le pietre sono così strette che non un foglio di carta riuscirebbe ad infilarsi tra due blocchi, mentre la complessità della decorazione scolpita e gli angoli in cui le pietre si incastrano sono fonte di costante meraviglia.
L’origine dell’architettura megalitica di Mitla e le tecniche impiegate per l’estrazione e il trasporto di tali immensi blocchi di pietra senza l’ausilio di strumenti metallici sono un mistero che permane ancora oggi.