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    La storia e la cultura dell’Isola: i musei per scoprire i segreti della Sardegna

    I tre sistemi museali di Samugheo, Carbonia e Masullas per conoscere e riconoscere la nostra storia

    I musei sono i custodi del nostro passato e della nostra storia. Conoscere e valorizzare il nostro territorio, anche in questo momento storico tanto delicato, insegnerà ad ognuno di noi di più sulla propria casa, ma anche su sé stessi: chi siamo e come siamo arrivati fino a qui? I musei ci mostreranno il cammino che abbiamo affrontando fino ad oggi.

    Il museo MURATS, a Samugheo, è il primo ed unico museo regionale dedicato all’arte tessile sarda. Con ben 3 sale espositive e 750 mq dedicati interamente alle tradizioni tessili isolane, è possibile ammirare più di 500 reperti, tra biancheria, costumi, attrezzi e telai. Spiccano per la loro bellezza alcuni manufatti del ‘700 in lana, cotone e lino; le affaciadas, delle piccole strisce di tessuto che venivano esposte durante la processione del Corpus Domini; e cinque tapinos ‘e mortu, dei rarissimi drappi funebri. Oltre all’esposizione permanente, periodicamente vengono organizzate mostre e progetti temporanei, così da illustrare il collegamento tra passato e presente, anche in base alla relazione tra cultura e territorio. Il museo si trova in via Bologna ed è aperto dal lunedì al venerdì, la mattina dalle 10:00 alle 13:00 e il pomeriggio dalle 16:00 alle 19:00.

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    SIMUC, il Sistema Museale della città di Carbonia, comprende due musei e due parchi, tutti e quattro incentrati sull’archeologia e la storia della Sardegna. Il cammino del SIMUC inizia con il Museo dei Palaeoambienti Sulcitani, nell’area della Grande Miniera di Serbariu. Qui sono esposti numerosi fossili risalenti a 5 milioni di anni fa, che mostrano la storia della Terra dalla sua nascita fino alla comparsa dell’uomo, per poi approfondire il tema del paesaggio archeologico dalla preistoria all’epoca romana. Segue nel centro della città, con due ingressi in via Campania e in via Napoli, il Museo Archeologico Villa Sulcis. Con un forte indirizzo didattico, dà ai suoi visitatori un affidabile riscontro del paesaggio archeologico dalla preistoria all’epoca romana, grazie all’esposizione dei reperti trovati nella zona. Con tre sale (la Sala del Territorio, la Sala di Monte Sirai e la Sala del Sulcis Fenicio), il Museo Villa Sulcis ci accompagna in un percorso che ha inizio con il Neolitico del 6.000 a.C. fino al periodo punico-fenicio. Subito dopo, all’aria aperta, Carbonia ci accoglie nel suo Parco Urbano di Cannas di Sotto e nella bellissima necropoli a domus de janas, accessibili direttamente da Villa Sulcis. In questi luoghi è possibile ammirare le modifiche che sono avvenute nei millenni, dal Neolitico finale in poi. In ultimo, il Sistema Museale comprende il Parco Archeologico di Monte Sirai, sulla Strada Statale 126 al km 17. Ci si troverà davanti all’integrazione della civiltà nuragica con i Fenici e ai suoi numerosi lasciti: necropoli, templi, tofet e il nuraghe Sirai. È possibile visitare le bellezze del SIMUC dal martedì al venerdì, nella fascia oraria 10:00-15:00, prenotando all’indirizzo email consorziosistemaculturale@gmail.com.

    Il Polo Museale di Masullas, sito nell’ex Convento dei Cappuccini, comprende il GeoMuseo MonteArci “Stefano Incani”, dedicato ai beni culturali naturalistici con centinaia di reperti geologici, rocce vulcaniche, minerali rari e cristalli; e il museo I Cavalieri delle Colline. Lo spazio espositivo del GeoMuseo, con le sue diverse sale, ci mostra la storia del vulcano Arci e della zona circostante a partire dal Miocene. Il GeoMuseo è aperto al pubblico dal mercoledì al venerdì dalle 10:00 12:00 e dalle 15:00 alle 18:00. Gli ingressi sono contingentati per cui è consigliata la prenotazione chiamando il 389/1777100 o tramite l’indirizzo email coopilchiostro@tiscali.it.

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    Il museo I Cavalieri delle Colline, invece, è dedicato alla storia dell’aristocrazia rurale di Masullas e del Parte Montis, territorio facente parte storicamente del Marchesato di Quirra, uno dei feudi più importanti della Sardegna moderna. Il museo offre degli interessanti approfondimenti sulle famiglie nobili e sulla società in cui si erano sviluppate, prendendo in esame il periodo giudicale, aragonese, spagnolo e sabaudo. È visitabile solo su prenotazione dal mercoledì al venerdì, per avere maggiori informazioni chiamare il 389/1777100 o il 0783/991122.

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