
Tutti noi sappiamo che, secondo il folklore italiano, il “sabba” per eccellenza veniva celebrato presso il “Noce di Benevento“: l’albero sacro situato in un luogo segreto tra i boschi della specifica provincia.
Proprio a Benevento, secondo le leggende più popolari, si radunerebbero ancora oggi streghe e stregoni provenienti da ogni dove, per festeggiare al cospetto del diavolo in persona.
Streghe di Puglia
Come molti di voi già sapranno, anche in Puglia sono presenti luoghi molto misteriosi, dall’immenso fascino e custodi di leggende legate al mondo della stregoneria.
Come non considerare la città di Soleto (LE) con la sua aguglia del diavolo o la città di a Massafra, considerata ancora oggi la città delle streghe?
Ciò che molti ignorano è che anche in Puglia vi è un luogo sacro ove le streghe di tutta la regione si riuniscono, sin da tempi immemori, per festeggiare i loro “sabba”.
Il Noce del mulino a vento
Questo luogo si troverebbe nel territorio di Uggiano (LE) e sarebbe intorno ad un “noce sacro” – noto come “noce del mulino a vento” – che le “masciare”(streghe pugliesi) si radunerebbero.
La leggenda narra che, per celebrare il loro sabba, le streghe e gli stregoni di tutta la Puglia si riunissero presso Uggiano intorno al famoso Noce.
Questi particolari personaggi, descritti in centinaia di modi differenti del folklore, ma ai quali si tende sempre a dare una connotazione negativa, si riunivano per banchettare e festeggiare al cospetto si Satana.
Delle streghe pugliesi faceva parte anche una locandiera del posto che, durante i giorni predisposti al Sabba (durante gli equinozi o i solstizi), lasciava il marito da solo nel locale per poter prendere parte alla cerimonia.
Il marito era a conoscenza dell’altro aspetto della moglie e lo aveva accettato di buon grado, ma durante una di queste cerimonie si ritrovò circondato di clienti e senza scorte di vino.
L’uomo decise quindi di recarsi presso l’albero magico, forse per chiedere in prestito un po’ di vino, ma giunto sul posto sbagliò la formula magica d’ingresso e invece di recitare: “Sutta l’acqua e sutta lu jentu; sutta lu noce de lu mulinu a jentu” (sotto la pioggia, sotto il vento, sotto la noce del mulino a vento), disse: “susu all’acqua e susu allu jenti; susu lu noce de lu mulinu a jentu” (sopra la pioggia, sopra il vento, sopra la noce del mulino a vento).
Immediatamente le forze demoniache a guardia del luogo intervennero, lo capovolsero a testa in giù e lo sospesero in aria.
Lo avrebbero certamente portato alla morte senza il tempestivo e provvidenziale intervento della moglie che, vedendolo in grave difficoltà, recitò una formula magica che lo liberò da quella pericolosa situazione.
Da allora, per evitare altri incidenti che avrebbero anche potuto smascherare l’identità delle varie streghe e degli stregoni, quell’albero venne reso luogo proibito e fu celato alla vista dei curiosi tramite potenti incantesimi.
Secondo la leggenda, durante le tiepide notti estive che spesso invitano gli abitanti della Puglia ad uscire fuori casa, dalle campagne di Uggiano non è insolito ascoltare suoni di festa, voci deliranti e rumori di posate di misteriosa provenienza.
Che siano le streghe intente a festeggiare il loro sabba?
Non vi resta che indagare!
Mario Contino