
Shahar Yeri si trova in Iran nella provincia di Arbadil, non lontano dall’argine destro del fiume Qarah Su, ed è candidato all’inserimento all’interno dei patrimoni dell’umanità UNESCO. L’area archeologica, che si estende per oltre 400 ettari, è costituita da 3 parti: la fortezza, il tempio ed il villaggio di Qosha Tappeh.
La fortezza militare ed il tempio sono entrambi datati intorno al 1500 a.C., mentre l’antico villaggio risale addirittura al VII millennio a.C.
La caratteristica che rende unico il sito è la presenza di numerosissime lapidi (ne sono state contate oltre 400), formate da pietre erette dalle dimensioni variabili (le più piccole arrivano a circa 30 cm, le più grandi sono più alte di 2 metri e mezzo).
Le lapidi sono scolpite in modo da riprodurre figure umane senza bocca, con occhi rotondi, nasi pronunciati ed in molti casi le mani ben visibili, mentre impugnano una spada.
L’area è ancora oggetto di studio da parte degli archeologi di tutto il mondo, si pensa che il tempio sia stato costruito dai persiani ed avesse funzione astronomico-religiosa, anche se visioni alternative propendono per la retrodatazione delle lapidi e la costruzione successiva del tempio per sancire la sacralità dell’area.